L'intervista a Melchiorre Cavallo pubblicata sul numero del 12 novembre de
“Il Saviglianese” ha suscitato una dura reazione in Rifondazione Comunista. In
un comunicato a firma del gruppo di Racconigi Cavallo viene accusato di
"valutazioni ingenerose e poco motivate".
“Prendiamo quindi atto della scelta politica adottata da Cavallo e della
conseguente assenza di rappresentanza politica in consiglio comunale di
Racconigi” vi si legge.
Sulla vicenda é sceso in campo in prima persona anche il consigliere
regionale Sergio Dalmasso, al quale abbiamo posto alcune domande.
Per la seconda volta Melchiorre Cavallo delude le vostre aspettative?
«A livello personale l'amicizia e la stima nei suoi confronti restano
intatte. Cavallo negli anni in cui ha militato in Rifondazione Comunista ha
dato il massimo del proprio impegno. A livello politico la sua uscita da Rifondazione è un fatto senza dubbio doloroso».
Come mai non è stato possibile in Provincia arrivare ad una collaborazione
con il centrosinistra?
«Noi in vista delle elezioni provinciali avevamo cercato il dialogo con il
centrosinistra contro la destra: loro partiti grossi, noi i piccoli. Non chiedevamo nulla (posti, clientele). Ma quando ci hanno risposto che non potevamo presentare il nome "comunisti" e il
simbolo della falce e martello, abbiamo deciso che avrebbero fatto a meno dei
nostri voti perché ci è sembrata una cosa Immorale. Poi, come si è visto,
nemmeno con i nostri voti Taricco avrebbe vinto».
E invece Cavallo...
«Cavallo purtroppo ha accettato il ricatto del centrosinistra e quello di
Tariccco, che tra l'altro è assessore in Regione anche grazie ai nostri voti.
Se avessimo seguito le norme più elementari che regolano la vita di un partito
saremmo dovuti intervenire nei suoi confronti con un provvedimento
disciplinare. Abbiamo invece scelto di evitare espulsioni e di ricercare dialogo e collaborazione».
Avete ancora avuto degli incontri con lui?
«Sì. Cavallo ha partecipato ad incontri su temi locali. Stiamo inoltre cercando di dar vita ad una nuova forza
politica che è la federazione della sinistra, con i Comunisti Italiani ed
aperta ai gruppi, associazioni, forze ambientaliste, pacifiste, femministe
Perciò, ripeto, quella di Cavallo è una scelta dolorosa».
Il consigliere Cavallo sostiene che il Comunismo è una bandiera vecchia, che
il linguaggio di Rifondazione non viene più recepito.
«Che la sinistra sia in difficoltà è ovvio, perché i governi di centrosinistra non
hanno mantenuto le promesse fatte. Lo dimostra anche la crisi frontale di “Sinistra e libertà” Essere comunista vuole dire essere antifascista, credere nella democrazia, sostenere i temi del lavoro, della pace e dell'ambiente».
Quindi a Racconigi a rappresentare Rifondazione rimane Luciana Fossati?
«Luciana, Spirito Olivero e altri: non sono tanti, ma insieme stiamo Condividiamo la sede comune della sinistra locale, non abbiamo soldi, a parte l'autofinanziamento».
Si ricandiderà alle prossime regionali?
«Non è ancora chiaro quali accordi verranno fatti. Se sarà riconfermata la
coalizione del centrosinistra attuale senza l'apertura a certi personaggi del
centrodestra, mi ricandiderò portando le mie proposte, altrimenti non sarò tra i candidati ma ci sarò egualmente a fare campagna elettorale contro la destra e per la ricostruzione di una forza comunista e di sinistra».
Beatrice Becchis